Gli operatori del settore agroalimentare e del turismo sempre più spesso sono chiamati ad essere ambasciatori della cultura italiana

Gli operatori del settore agroalimentare e del turismo sempre più spesso sono chiamati ad essere ambasciatori della cultura italiana, a svolgere la funzione di divulgatori in grado non solo di comunicare le caratteristiche di un prodotto o di un servizio ma anche di condividere le “chiavi di accesso” a un territorio e alle sue peculiarità ambientali, storiche, sociali e culturali.

In particolare, comunicare i vini d’Italia come tratti di un paesaggio culturale consente di esprimere appieno il loro valore e di incrementare la qualità percepita dagli appassionati, favorendo così la giusta remunerazione dei produttori e degli operatori. Per raggiungere l’obiettivo, tuttavia, sono necessarie competenze specifiche e per questo l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli propone il corso «Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano» che avrà inizio sabato 25 maggio 2019.

Il primo percorso di alta formazione proposto dalla nuova realtà nata dalla partnership tra Seminario Permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini è dedicato ai titolari e al personale di aziende vitivinicole, in primo luogo a coloro che si occupano di marketing, di comunicazione e del settore commerciale; agli operatori del commercio vitivinicolo e alimentare di qualità; ai patron e al personale di ristoranti, enoteche e wine bar; ai professionisti della comunicazione e del turismo. Il corso è destinato, inoltre, ai futuri operatori del settore agroalimentare e del turismo: gli studenti iscritti ai corsi di laurea in viticoltura ed enologia, scienze agrarie e alimentari, scienze e tecnologie della ristorazione, scienze del turismo e dei beni culturali.

Da maggio a ottobre 2019, durante gli incontri formativi ospitati sulla splendida Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, sede di Fondazione Giorgio Cini, saranno presentate, degustate e approfondite le produzioni vitivinicole italiane, mettendone in luce sia le connessioni con il più ampio sistema agroalimentare, sia i rimandi al mondo della cultura, dell’arte e del design. I partecipanti, al fianco di alcuni tra i migliori assaggiatori italiani, potranno perfezionare la propria tecnica di degustazione, approfondire temi tecnico-scientifici cruciali per la filiera, acquisire consapevolezza del patrimonio vitivinicolo e gastronomico italiano e delle tecniche per comunicarlo al meglio.

Sono previste sia attività d’aula presso la Sala delle Capriate della Fondazione Giorgio Cini, sia esperienze didattiche esterne per un totale di 180 ore, di cui 150 di lezione frontale. Il programma si compone, infatti, di quattro Moduli Ordinari di un fine settimana ciascuno e di un Modulo Intensivo Residenziale di un’intera settimana, durante i quali si alterneranno docenti di alto profilo, introduzioni d’autore, focus sensoriali e degustazioni, e di tre Momenti Esperienziali con viaggi studio nel Nord, nel Centro e nel Sud Italia per incontrare e conoscere direttamente territori, aziende vitivinicole, artigiani e ristoratori. Sono previsti, inoltre, momenti di formazione a distanza per perfezionare quanto appreso in aula e, infine, momenti di valutazione delle competenze acquisite.

I corsisti avranno a disposizione Sensorium, banco d’assaggio composto da una selezione di vini italiani d’eccellenza in rappresentanza del nostro patrimonio vitivinicolo, attorno al quale sarà sviluppata una ricca programmazione di incontri e degustazioni aperte al pubblico.

I candidati dovranno inviare richiesta di ammissione compilando l’apposito formulario sul sito web dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli.

È previsto un colloquio di ammissione – effettuabile in conference call – a cura del Responsabile didattico. I candidati ammessi al corso perfezioneranno l’iscrizione con il pagamento della prima rata della retta (sono previste agevolazioni per chi si iscriva entro il 30 novembre 2018).

Per conseguire l’attestato e il diploma di Cultore del Vino Italiano è obbligatoria la frequenza ad almeno l’80% del monte ore complessivo (144 ore).