Solo un terzo scarso degli europei, italiani inclusi, è a conoscenza dei suoi diritti quando viaggiano.

Emerge dall’ultima indagine Eurobarometro pubblicata alla vigilia delle vacanze di Natale che mostra come dal 2009 a oggi, nonostante l’Ue abbia rafforzato le tutele per i passeggeri di aerei, treni, bus e navi e abbia anche condotto campagne di sensibilizzazione, la percentuale di chi è informato sia rimasta sostanzialmente invariata.

Si fermano infatti al 29% i cittadini europei e italiani al corrente dei propri diritti in viaggio potenziati da Bruxelles, con appena il 23% degli intervistati che ha visto manifesti o volantini su questo tema contro una media leggermente più alta di italiani al 25%. Al buio completo sono invece il 17% dei 28 e il 68% degli italiani, che risultano essere nel complesso informati se non meglio, almeno meno peggio.

Sono invece al 31% gli europei a conoscenza dei propri diritti e obblighi derivanti dall’acquisto di un biglietto di una società di trasporto, contro il 23% degli italiani. Chi viaggia in aereo (37% europei, 39% italiani) o bus (34% e 38%) sembra però più consapevole dei suoi diritti rispetto a chi si sposta in treno (29% e 33%) o nave (26% e 34%). “E’ importante che i diritti non esistano solo sulla carta” e il rapporto odierno dimostra “chiaramente che può essere fatto di più”, ha commentato la commissaria Ue ai trasporti Violeta Bulc, garantendo che “ora la nostra priorità sarà assicurare che tutti i cittadini siano a conoscenza dei loro diritti quando viaggiano”.