Il luppolo non è solo un componente fondamentale della birra, ma anche una fonte di principi attivi utili alla formulazione di farmaci per curare malattie.

E’ quanto emerge dallo studio condotto presso l’Université Catholique di Louvain a Bruxelles e pubblicato sulla rivista “Plos One”. La ricerca conferma il ruolo potenziale dei principi attivi contenuti nel luppolo nella lotta al diabete e all’obesità.

I ricercatori hanno testato alcuni componenti del luppolo, nello specifico gli iso-alfa tetraidro antrachinoni su alcuni topi di laboratorio obesi e affetti da diabete di tipo 2.

Per otto settimane questi topolini, nutriti con gli iso-alfa tetraidro antrachinoni, sono stati costantemente sottoposti a test e controlli: si è visto che tali principi attivi del luppolo sono in grado di influenzare la permeabilità intestinale, regolano la sensibilità all’insulina normalizzandola e agiscono in maniera positiva sul metabolismo in generale.

Naturalmente serviranno ulteriori studi su questo argomento, ma gli autori della ricerca si dicono convinti che i principi attivi del luppolo potrebbero essere utilmente impiegati nella formulazione di nuovi farmaci da utilizzare nella cura dei disturbi del metabolismo.